IN ABRUZZO LA CARRIERA CONTA PIÙ CHE NEL RESTO D’ITALIA

PESCARA – In Abruzzo circa il 33% dei lavoratori si dichiara pienamente soddisfatto della propria posizione lavorativa e ben il 55% si sente abbastanza apprezzato e stimato sul posto di lavoro. Sono tra le principali evidenze di “Le nuove lenti per il mercato del lavoro”, la ricerca nazionale firmata MAW, l’agenzia per il lavoro e parte di W-Group, con un campione di oltre 2600 lavoratori italiani (di cui circa un 10% proviene dall’Abruzzo), che ha l’obiettivo di indagare bisogni, desideri e priorità dei lavoratori italiani e abruzzesi in un momento di grandi sfide per il settore, e per fornire alle imprese uno strumento utile ad affrontare l’incremento del mismatching tra domanda e offerta di lavoro.

I BISOGNI LAVORATIVI DEGLI ABRUZZESI

Sul posto di lavoro, i dipendenti abruzzesi mettono al primo posto l’avere uno stipendio adeguato (82%): in particolare, a Pescara il 76%, a L’Aquila l’83% e a Chieti l’88%.

Oltre allo stipendio, i lavoratori abruzzesi desiderano anche un bel clima lavorativo (il 65% a Pescara e Chieti, il 50% a L’Aquila e per il 62% in tutto l’Abruzzo), un lavoro dove possano crescere (bisogno indicato dal 43% degli abruzzesi, dal 35% a Chieti, dal 45% a Pescara, e addirittura dal 58% a L’Aquila), e dove possano sperimentare l’unione del team lavorativo (esigenza per il 42% degli abruzzesi e a L’Aquila, per il 31% a Pescara, per il 58% a Chieti).

Opportunità di carriera e vicinanza della sede di lavoro a casa sono anche aspetti da non tralasciare rispettivamente per il 38% dei lavoratori abruzzesi, così come l’avere a disposizione un ambiente di lavoro confortevole (37%).

La carriera è molto importante per il 62% degli intervistati abruzzesi (molto al di sopra della media nazionale del 55%) ma, paragonata ad altri aspetti personali, si classifica al quarto posto dopo famiglia, realizzazione personale, e vita privata. In particolare, a Chieti conta molto per il 65% del campione, per il 67% dei lavoratori della provincia dell’Aquila, e in linea con la media regionale per il 62% a Pescara.

I BENEFIT AZIENDALI

I benefit sul posto di lavoro svolgono un ruolo determinante nell’attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti. Dall’analisi emerge tuttavia un parziale scollamento tra l’offerta dei datori di lavoro e i desiderata dei dipendenti in materia di benefit: il 36% dei rispondenti abruzzesi, infatti, non ne percepisce nessuno. Un dato lievemente migliore rispetto alla media nazionale di coloro che non percepiscono benefit, pari al 38%.

Il telefono aziendale (25% in tutta la regione, dal 33% a Pescara, dal 14% a L’Aquila, dal 23% a Chieti) e i buoni pasto (25% in tutta la regione, 40% a Pescara, 14% a L’Aquila, 15% a Chieti) sono i benefit più diffusi, seguiti dalla formazione aziendale gratuita (22%), da bonus in denaro (19%) e da pacchetti welfare con società terze (11%).

A livello regionale, i benefit più ambiti sono i bonus in denaro e i buoni pasto (ciascuno desiderato dal 47% del campione), e l’assicurazione sanitaria (25%).

I RAPPORTI SUL LUOGO DI LAVORO

Sul lavoro sono fondamentali i rapporti umani, di cui i colleghi sono un pezzo insostituibile. Dalla ricerca MAW è emerso anche che il rapporto con i colleghi è tra le principali ragioni (39%) per cui i lavoratori decidono di restare nell’attuale posto di lavoro. Altre ragioni sono il sentirsi soddisfatti delle mansioni svolte (17%), la possibilità di organizzare il lavoro in autonomia (14%) e l’avere responsabilità (14%).

L’ambiente sui luoghi di lavoro, si sa, lo fanno le persone. Il rapporto con i propri colleghi è amichevole per il 56% dei dipendenti abruzzesi, di fiducia per il 44% e stimolante per il 39%, anche se per un 11% è comunque migliorabile.

Anche il rapporto con il proprio superiore è determinante per sentirsi a proprio agio sul posto di lavoro. In generale si registrano rapporti positivi con questa figura apicale, per il 44% è di fiducia, per il 36% è stimolante, per il 31% amichevole e per il 22% è migliorabile.

Sono poi state individuate le migliori caratteristiche che un leader dovrebbe avere: compare al primo posto il saper ascoltare (52%) e saper dare fiducia (37%), seguito dalla capacità di valorizzare i talenti (35%). Circa sette abruzzesi su dieci non hanno lasciato il loro “miglior” datore di lavoro, ovvero colui o colei che incarnava tutte queste caratteristiche.

LA DECISIONE DI CAMBIARE LAVORO

I lavoratori abruzzesi che hanno deciso di cambiare lavoro almeno una volta nel corso della propria vita professionale (50%), lo hanno fatto sentivano che il proprio talento non veniva apprezzato (23%), o perché si sentivano sfruttati (17%), o perché non vedevano riconosciuto il proprio contributo (17%).

A dichiararsi insoddisfatti della scelta compiuta è stato solo il 17% dei lavoratori abruzzesi. Di questa percentuale, nessuno tornerebbe al lavoro precedente.

Nell’indirizzare la scelta del cambio lavoro, la tipologia di contratto offerto ha contato per il 57%, seguito dalla possibilità di fare carriera (52%), dalla flessibilità di orario (45%) e dalla vicinanza della sede alla propria abitazione (42%).

IL CAMPIONE ABRUZZESE

Gli intervistati provengono dai settori più svariati (da Metalmeccanica, Tessile, Alimentare, Servizi, Commercio, Chimica, Gommaplastica, PA, Trasporto e Multiservizi). La maggior parte (83%) lavora in aziende con più di 50 dipendenti. Il 22% è assunto con contratto di somministrazione, il 28% direttamente in azienda e il 26% è disoccupato in cerca di lavoro. Le percentuali indicate per le domande con risposta multipla mostrano l’incidenza del dato sul totale del campione intervistato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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